Stai per sostenere un colloquio di lavoro e pensi si tratti di un’ottima opportunità. Vorresti davvero ottenere il lavoro e cerchi di impegnarti al massimo per riuscirci. Puoi prepararti per giorni senza considerare questi sei errori comuni che renderebbero vana ogni speranza di successo.

Quali sono i 6 errori da evitare durante un colloquio di lavoro?

1. Il discorso

In quasi tutti i colloqui di lavoro abbiamo l’opportunità di raccontare le nostre precedenti esperienze lavorative e/o formative (scuola, università, master, etc..). Sembra, quindi, scontato che ognuno di noi debba prepararsi un discorso o, meglio, non farsi trovare impreparati nel descrivere le proprie esperienze. Vediamo cosa evitare per non fare il discorso sbagliato. Molti di noi si aspettano che la persona che ci sta intervistando abbia le nostre stesse conoscenze riguardo la mansione lavorativa che si andrà a svolgere. Questo ci spinge a fare uno smoderato uso del linguaggio tecnico che probabilmente non sarà comprensibile da nostro datore di lavoro. Quindi, è meglio evitare termini troppo tecnici, astratti o comunque di difficile comprensione. E’ opportuno descrivere le proprie competenze in modo semplice e comprensibile limitandosi a fornire esempi concreti di come le applichiamo quotidianamente.

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2. Domande su punti deboli o difetti

Le domande su pregi e difetti, punti di forza e di debolezza sono poste quasi inevitabilmente da ogni selezionatore. Se ci sembra facile descrivere i nostri pregi, spesso potremmo non essere preparati a descrivere i nostri difetti. Nessuno vorrebbe apparire debole di fronte ad un esaminatore. L’approccio classico consiste nel trasformare un difetto in un pregio, una caratteristica negativa in positiva.

“Sono un/a perfezionista.”

“Sono disposto/a a passare le notti in bianco pur di portare a termine il lavoro.”

La brutta notizia è che il nostro intervistatore non è così ingenuo e sa benissimo che stiamo rispondendo in modo scontato. Quindi, una risposta sincera giocherà a nostro favore. Una soluzione è quella di fare esempi reali:

“Qualche volta sono sotto pressione dalle scadenze imminenti, ma ho imparato a gestire questo tipo di situazioni.”

Un’altra strategia, sempre basata sulla sincerità, è quella di ammettere di non avere proprio tutte le competenze richieste per il lavoro e spiagare perché potrebbe non essere un problema:

“Ho letto che cercate qualcuno che parli cinese in modo fluente, io sono in grado di mantenere una conversazione senza alcun problema e sto seguendo un corso di perfezionamento.”

3. La domanda inaspettata

Durante il colloquio, tutto procede alla grande. Sembra che tu sia il giusto candidato per questo lavoro, il tuo profilo corrisponde esattamente a quello dell’annuncio. Tuttavia, ti viene chiesto di completare un questionario su un argomento di cui ne sai poco e niente. La cosa peggiore da fare è improvvisare oppure inventarsi una scusa per evitare di compilarlo. Un approccio migliore potrebbe essere quello di ammettere la propria estraneità all’argomento e spiegare quanto si è stati capaci di apprendere velocemente una competenza in una precedente occasione lavorativa.

4. Domande sul luogo di lavoro

In genere il selezionatore cerca di sapere se abbiamo raccolto qualche informazione sull’azienda o se abbiamo almeno visitato il loro sito web. Potrebbe, inoltre, chiederci il motivo per cui ci piacerebbe lavorare proprio in quella azienda. La risposta peggiore potrebbe essere la seguente:

“Mi piacerebbe diventare un suo collega di lavoro.”

Possiamo motivare meglio la nostra risposta mettendo in evidenza informazioni dell’azienda che ci hanno colpito, ma non sono ancora state esposte dall’intervistatore. In questo modo, chi vi sta selezionando avrà l’impressione che siamo davvero interessati a questo lavoro e siamo pronti all’opportunità che ci stanno per offrire.

5. Serietà, ma non troppa

Dovremmo sempre apparire professionali durante un colloquio di lavoro. Questo significa vestirsi in modo appropriato per il luogo di lavoro. Ma cercare di apparire troppo seri e professionali non ha forse l’effetto di mascherare il tipo di persona che siamo? Il consiglio è, quindi, quello di cercare di essere entusiasti senza strafare. Quando l’intervista avviene su Skype, possiamo esprimere entusiasmo con le espressioni facciali e la nostra voce. Consigli utili:

  • mettere in risalto le parole chiave
  • fare una breve pausa prima di introdurre qualcosa di importante
  • prestare attenzione al ritmo della propria voce, fare in modo che non sia ne troppo veloce ne troppo lento.

6. Comunicazione non verbale

E’ normale essere agitati durante un colloquio di lavoro. L’ansia eccessiva può essere trasmessa attraverso il comportamento non verbale. Ad esempio, agitare le gambe, sbattere un piede, apri e chiudere una penna o  non riuscire a mantenere il contatto visivo con l’interlocutore. La presenza di questi comportamenti possono già indicarci il motivo per cui, molto probabilmente, non saremo assunti. L’intervistatore potrebbe non prestare attenzione a questi comportamenti, ma potrebbero comunque influenzarlo a livello subconscio. Il modo migliore per ridurre questo tipo di comportamenti è quello di esercitarsi con degli amici, cercando di simulare dei veri e propri colloqui di lavoro.

Tratto da La mente superumana. Come liberare il genio che è in te

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