A quanti di noi sarà capitato di trovarci di fronte ad un bivio senza sapere cosa fare, cosa decidere o di voler semplicemente sparire dinanzi ad una scelta per la quale non ci sentivamo pronti di agire? Meglio un rimorso o un rimpianto?
Inconsapevoli di cosa volessimo davvero o semplicemente perché eravamo spaventati, alla fine cosa abbiamo fatto? Abbiamo scelto o abbiamo lasciato che fosse il destino a decidere per noi?

La vita quotidiana di tutti noi è fatta di scelte e come ben sappiamo scegliere e decidere di “NON scegliere” implica delle conseguenze per noi e spesso anche per chi ci sta intorno.
Intraprendere una strada piuttosto che un’altra può risultare in alcune situazioni difficile, poiché ogni scelta comporta dei rischi, a volte non prevedibili.

Meglio un rimorso o un rimpianto?

Ecco, qui si ferma tutto: quanti di voi stanno provando a darsi una risposta o staranno pensando ai propri rimpianti o rimorsi, tornando indietro nel tempo?
E ancora, quanti di voi si saranno posti almeno una volta queste fatidiche domande:

“Meglio perseguire questa idea, consapevoli di averci provato o non scegliere e restare con il dubbio di ciò che sarebbe potuto essere?”

“Meglio accettare una nuova proposta di lavoro e trasferirsi in un’altra città o continuare a vivere in modo precario pur di restare nel proprio nucleo familiare e amicale, preservando le proprie abitudini?”

Sono situazioni queste, che prima o dopo, tutti noi ci ritroviamo a dover affrontare. Ma questa è una realtà che non sempre consola.
Elbert Hubbard, scrittore di fine ‘800, a tal proposito affermava come fosse meglio provare, anche sbagliando, piuttosto che vivere nel rimpianto di non averci provato.

Io mi domando (e fatelo anche voi): è davvero così semplice scegliere e prendersi la responsabilità di potere anche “sbagliare”?

Questa consapevolezza purtroppo a volte non ci basta, perché scegliere di Scegliere significa esporsi totalmente : questo cosa comporta? L’individuo, innanzitutto, deve essere in grado di assumersi completamente la responsabilità delle proprie scelte e non tutti siamo disposti o capaci di farlo in alcuni momenti della nostra vita. Purtroppo la vita non aspetta nessuno.

Noi, a volte, preferiremmo evitare di dovere scegliere, chiudere gli occhi, delegare la nostra scelta a qualcun’ altro magari o scegliere solo avendo la certezza di fare la cosa giusta, sperando di vivere senza rimorsi o rimpianti. E’ del tutto impossibile, però , sottrarsi all’ incertezza della vita, come anche al dovere e al diritto di Scelta, intrinseci di ogni individuo.

Due facce delle stessa medaglia

Bisogna scegliere sempre dunque e anche quando ci sembra di non farlo, in realtà, stiamo scegliendo: una non scelta è comunque una scelta che avrà ugualmente delle conseguenze e delle ripercussioni nella nostra vita. Occorre saper Scegliere bene allora, aggiungerei, per quanto ci è possibile, ma di questo ne parlerò successivamente.

Soffermiamoci ora sulla differenza tra rimorso e rimpianto.

Rimorso e rimpianto, potremmo dire esser le due facce della stessa medaglia.

Può capitare, a causa di un incontro, un sorriso, che i cassetti dei rimpianti e dei rimorsi si aprano improvvisamente e violentemente, riportando alla mente l’ eco dei sogni non vissuti, delle carezze non date , delle parole dette o non dette.

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Cosa caratterizza tali sentimenti che apparentemente sembrano indicare la stessa cosa?

Il rimorso porta ad essere invasi da un sentimento di pentimento rispetto ad un’azione messa in atto, permeato da un grande senso di colpa verso l’altro. Possiamo per esempio provare rimorso per un” ti odio” detto ad un amico, un fidanzato o un genitore perduto.

Il rimpianto, al contrario, si caratterizza per uno stato d’incertezza: vive nel dubbio di ciò che poteva essere, non è stato e non sarà mai e continua a ritornare nel presente incessantemente, generando ansie e malinconie.

Esclamazioni del tipo “Chissà se avessi fatto quella scelta”, “se fossi partito”, “se fossi rimasto”, “se mi fossi sposato”, “se non avessi lasciato quella ragazza”: sono tutte frasi tipiche di chi prova rimpianto.
Rimpianto di un viaggio mai fatto, di un amore non vissuto o perduto, di non aver studiato, di non aver avuto figli, di non aver detto in tempo a qualcuno “ti voglio bene”. Situazioni che ci appaiono irrisolte e che purtroppo ci tormentano lasciandoci un senso di inadeguatezza e di vuoto.

Ricollegandoci al quesito iniziale, oltre a una vasta letteratura, esistono vari film che hanno affrontato l’argomento in modi differenti.
Volendo far riferimento al film “Sliding Doors”, vediamo come per la giovanissima Gwyneth Paltrow, in corsa per prendere la metropolitana, si prospettino due vite diverse a seconda che decida di prendere o perdere il treno. Nella pellicola di Woody Allen che si intitola “Basta che funzioni” ,invece si riassume il punto di vista del protagonista, che non vuole vivere né di rimorsi né di rimpianti.

Cosa significa non volere avere rimpianti?

Il “non voler avere rimpianti” può significare volere scegliere una strada pur di inseguire i propri obiettivi, assumendosene tutti i rischi.
E’ indispensabile, però, affinché questo sia possibile, che l’ individuo si senta altamente motivato e capace di scegliere, ma purtroppo a volte la paura di sbagliare può tuttavia bloccare tale capacità .

Chi teme il rimpianto, per esempio, vorrebbe poter sperimentare entrambe le possibilità, ma la vita è fatta di scelte, a volte immediate, senza possibilità di prove o proroghe e solo a posteriori possiamo capire quanto siano state giuste o sbagliate per noi e per la nostra vita.

Alla domanda “meglio un rimorso o un rimpianto” il cantante Fabrizio De Andre’ risponderebbe cosi: “Ho impostato la mia vita in modo da morire con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto.”

Nel caso di un trasferimento in un’altra città, di un cambio di abitudini, amici, lavoro, affetti, pero’, puntualmente quasi tutti noi veniamo assaliti da molti dubbi, incertezze, domande:
“Vado o resto?”

“Accetto il nuovo lavoro con il rischio di non abituarmi al nuovo stile di vita o rifiuto per paura di ciò che di nuovo mi aspetta?”,
“Lascio l’universita’ per accettare un lavoro interessante o continuo a studiare con l’incertezza di trovare successivamente un lavoro che possa soddisfare le mie aspettative?”

In questi casi non sarà sufficiente il lancio di una monetina per trovare delle risposte alle nostre domande.

Cosa può aiutarci a decidere quale strada intraprendere?

E’ importante saper scegliere, ho affermato precedentemente: ma come è possibile fare ciò?
In situazioni dubbiose in cui ci sembra difficile trovare una via d’uscita , possiamo:

  • ANALIZZARE i pro e i contro di qualsiasi probabile decisione.
  • PROIETTARCI nel nostro futuro, immaginando la nostra vita in entrambi le due situazioni contrapposte, caratterizzate appunto da rimorso o rimpianto.
    Potrebbe risultare efficace, nonostante si sia emotivamente coinvolti.

Tramite l’immaginazione possiamo infatti cercare di trovare delle risposte chiedendoci:
“tra 10 anni, se non seguo questa strada cosa faccio o cosa continuerò a fare? Sarò felice?
Sarò orgogliosa della scelta fatta? Sarò soddisfatta della mia vita?
Che immagine avrò di me come donna/uomo? In entrambi i casi, dopo una scelta non possiamo ritornare indietro e dobbiamo in qualche modo rassegnarci all’ evidenza e accettare la realtà così come è, ma non con un atteggiamento di resa o di rammarico.
Ora starete pensando facile a dire. Ma questo e’ possibile, a mio parere. Come? Imparare a vedere le cose da un punto di vista diverso potrebbe esserci d’aiuto. Buddha diceva “noi siamo ciò che pensiamo” : se questo e’ vero, perché non provare a guardare il lato positivo della questione?

Il rimorso come risorsa

Provare a pensare, dunque, al rimorso non come ad un fallimento, ma come un qualcosa che porta ovviamente dolore, ma che implica anche un cambiamento di sé.
Provare un senso di colpa nei confronti degli altri, a causa delle nostre azioni, ci rende empatici: chiedersi “ se fossi io al posto suo” attiva un processo di auto-rimprovero, un’ammissione dei propri errori, quindi una crescita personale: è proprio questo “il Lato positivo” a cui mi riferivo poc’anzi.

Jim Morrison diceva “invece di sentirci in colpa per delle azioni negative compiute in passato, è meglio cominciare ora ad agire positivamente”. Scegliere di concentrarsi sul nostro presente e sul nostro futuro, senzarimuginare sugli errori passati, se non per imparare da essi, potrebbe esserela chiave giusta, un passo in avanti per una sana realizzazione di noi stessi.

Il potere dell’oblio

Stesso discorso va fatto per il rimpianto: quelle volte in cui ci tormentiamo con i nostri se, ma, forse, dovremmo soffermarci un attimo e chiederci se e quanto davvero valga la pena torturarci per ciò che non abbiamo fatto o ciò che non è stato: tanto non lo sapremo mai.

Lo storico Tito Livio a tal proposito diceva “Dimentichiamo quello che è già successo, perché ci si può lamentare ma non tornare indietro”: niente di più vero!
Questo sentimento ci può solo condurre all’interno di un circolo vizioso di altri rimpianti, malinconie e frustrazioni che possono solo minare la nostra futura capacità di scelta.

E’ davvero questo quello che vogliamo per noi stessi e per la nostra vita? Passare il nostro tempo a pensare al passato, rimproverandoci e addossandoci colpe per ciò che è o non è stato?

Può davvero essere utile a qualcosa?

Questo è il modo giusto di volerci davvero bene? Chiediamocelo spesso.

Un’accettazione terapeutica

Commettere errori è umano, si sa .
Bisogna accettare il fatto che il rimorso ed il rimpianto sono sentimenti, seppur dolorosi e laceranti, presenti nell’intero percorso di vita di tutti noi, come il dubbio e l’incertezza.

Sfuggirvi è quasi del tutto impossibile, come è quasi impossibile riuscire a trovar qualcuno che non abbia avuto almeno un rimorso o un rimpianto nella propria esistenza.
E questo la dice lunga sull’incertezza insita dell’agentività umana.

Considerazioni personali

Detto questo, secondo la mia esperienza personale, io credo che sia meglio avere un rimorso piuttosto che un rimpianto e persuadersi di scegliere credo sia la più grande scelta che si possa fare.

Dietro un rimorso di solito c’è sempre una lezione. O almeno a me piace pensarla in questo modo.

Ma più di ogni altra cosa, al di la’ se soggettivamente si preferisca l’uno o l’altro sentimento, credo sia essenziale vivere tutto con una piena consapevolezza di se’ stessi e di ciò che si desidera per la propria vita. Come?

Scegliendo soprattutto con la propria testa: gli altri possono darci dei consigli, ma dobbiamo essere noi ad avere l’ultima parola, priva da qualsiasi altro condizionamento esterno, per quanto possibile.

Concludo, in linea con quanto detto fin’ ora , asserendo che dovremmo tutti vivere con la filosofia di vita di James Lane Allen, che invita a :
“non indugiare sui peccati e sugli errori del passato in modo cosi esclusivo che non ci restino energie e risorse mentali per vivere correttamente oggi e soprattutto a non pensare che i peccati di ieri possano impedirci dal vivere puramente di oggi.”

Ogni mattina, dice Buddha, noi nasciamo nuovamente. Ciò che decidiamo di fare oggi è ciò che conta davvero.

Ripetetevi queste parole ogni qualvolta un rimorso o un rimpianto dovesse bussare alla vostra porta.
Chissà che questa non sia la volta buona che quella porta rimanga chiusa.

Bibliografia

https://www.psychologytoday.com/intl/blog/stop-caretaking-the-borderline-or-narcissist/201507/regret-vs-remorse

https://www.quora.com/What-is-the-difference-between-regret-and-remorse

http://www.crescita-personale.it/gestire-emozioni/1775/la-psicologia-del-rimpianto/7450/a

https://education.onehowto.com/article/the-difference-between-regret-and- remorse-12141.html

https://www.huffingtonpost.com/tenzin-norbu/regret-versus- remorse_b_2347086.html?guccounter=1

RUBANO, C, La psicologia del rimpianto, disponibile su http://www.crescita-personale.it/gestire-emozioni/1775/la-psicologia-del- rimpianto/7450/a

ORMA, M, Rimpianti e rimorsi che inquinano la mente, disponibile su https://www.psicologa-modena.com/psico-strategie-in-pillole/rimpianti- rimorsi/

CASTELLANO, E, Come capire se e’ meglio il rimpianto o il rimorso, disponibile su https://www.grazia.it/stile-di-vita/tendenze- lifestyle/rimpianto-o-rimorso

Meglio un rimorso o un rimpianto, cosa dicono gli esperti, disponibile su https://www.robadadonne.it/133244/rimorso-o-rimpianto-cosa-e-peggio/

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Sono la dottoressa Di Pietrangelo Melania. Laureata presso l'Università del Salento in Metodologia dell' Intervento psicologico. Amo scrivere e accrescere le mie conoscenze, soprattutto nel mio ambito. Amo soprattutto informare la comunità circa i vari argomenti inerenti la quotidianità di tutti con consigli utili.