Social network e depressione: esiste un collegamento? In questo articolo verranno descritte le recenti ricerche che indagano la relazione fra l’uso dei social network, in particolare Facebook, e la depressione:

  • La paura di essere esclusi
  • I social network causano depressione?
  • Il ruolo dei tratti di personalità

Depressione e social network: la paura di essere esclusi

Diversi anni fa gli psicologi hanno individuato una nuova forma di ansia sociale, si chiama FOMO, acronimo di Fear of Missing Out, ovvero vivere la “paura di essere esclusi”. Vediamo in cosa consiste. Hai controllato Facebook negli ultimi 5 minuti e ti sei accorto/a che i tuoi amici sono a una festa e tu non sei stato/a invitato/a. Inizi a pensare al motivo per cui nessuno ti ha invitato e a cosa ci sia di sbagliato in te.

“Forse non sto molto simpatico/a ai miei amici”

Così inizi a pensare a quante altre occasioni ti sei perso/a perché i tuoi amici non ti hanno cercato/a. Non riesci a trovare il motivo di tutto ciò e la tua autostima inizia ad abbassarsi. Questo tipo di paura è sempre esistita, ma con l’avvento dei social network ognuno tende a quantificare sempre di più e trarre le sue conclusioni. Secondo l’Accademia Americana dei Pediatri (AAP, American Academy of Pediatrics) questo meccanismo si innesca in quelle persone che sono particolarmente sensibili al rifiuto sociale.

Facebook e depressione: esiste un collegamento?

Sembra sia difficile stabilirlo, le ricerche sono discordanti. Secondo l’Università Shue Yan di Hong Kong (Hau Yin Wan, 2017) la depressione non è causata da Facebook, anzi può essere vero il contrario. Ovvero, l’uso intenso di Facebook sarebbe associato a una elevata soddisfazione nella propria vita. I fattori di personalità sembrano avere un ruolo critico nello sviluppo di sintomi depressivi. Tornando all’esempio precedente, ognuno può interpretare un post dei propri amici che si divertono ad una festa in diversi modi. Ci si può sentire rifiutati oppure ci si può sentire felici per loro che si stanno divertendo.

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Personalità e social network

Uno dei tratti di personalità individuati dall’Università di Hong Kong è il nevroticismo, inteso come la tendenza a preoccuparsi eccessivamente, essere ansiosi e sperimentare un senso generale di insicurezza. Gli studi precedenti hanno riportato che le persone con un elevato livello di questo tratto di personalità tendono a presentarsi sotto un’insolita luce favorevole. Inoltre, queste persone avrebbero la tendenza a seguire i profili altrui piuttosto che postare degli status personali. Lo studio di Chow e Wan (2017) si è concentrato su altri due fattori nello studio della relazione Facebook-depressione, ovvero l’invidia e il confronto sociale.

Lettura consigliata: U. Mariani, R. Schiralli, Nuovi adolescenti, nuovi disagi, Mondadori, 2012

Lo studio dell’Università Shue Yan di Hong Kong (2017)

Il campione si basa su 282 persone di età compresa fra i 18 e i 73 anni (età media 33 anni), di cui 2/3 sono uomini e circa il 49% di diversa appartenenza etnica. Sono stati somministrati due test, uno di personalità e uno sulla depressione. E’ stato chiesto a tutti di stimare quanto usano Facebook e quanti amici hanno. Inoltre, è stato indagato quanto queste persone tendono al confronto sociale e quanto spesso sperimentano invidia. Nello specifico, per studiare il confronto sociale i partecipanti hanno espresso il loro accordo con queste affermazioni:

“Quando leggo gli utlimi post o controllo le foto degli altri su Facebook tendo a paragonare me stesso con gli altri.”

e anche:

“Mi sento sotto pressione quando vedo su Facebook persone dall’aspetto perfetto.”

Il questionario che misurava l’invidia conteneva frasi come questa:

“Non sembra giusto che alcune persone riescano sempre a divertirsi.”

Risultati

I partecipanti dello studio usano Facebook, in media, circa 100 minuti al giorno e in media più di 300 amici. In realtà, gli amici con cui hanno un contatto personale, sono media 10 e alcuni partecipanti non hanno alcun contatto con le amicizie del social network. Solo poche persone passano più di due ore a vedere post e foto dei propri amici. I livelli di nevroticismo, tendenza al confronto sociale, invidia e depressione si attestano a un livello medio (mid-range of each of the scales) per ogni scala di misurazione.

Conclusioni

Riepilogando la domanda di questo studio: “le persone che usano Facebook ininterrottamente per più di due ore sono più depresse delle persone che lo usano meno?”. La risposta definitiva dei ricercatori è NO e per il momento affermano che è prematuro affermare il contrario. In ogni caso esiste una vulnerabilità per le persone che riportano alti livelli di nevroticismo. Ovvero, coloro che si preoccupano eccessivamente, sono insicuri cronici e generalmente in ansia, hanno un aumentato rischio di sviluppare sintomi depressivi quando usano intensamente i social network. E non solo, rischiano di essere ossessionati da Facebook.

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Cosa consigliano i ricercatori?

Se dovesse capitarvi di vivere la paura di essere esclusi, i ricercatori dell’Università di Hong Kong di concentrarsi sul motivo per cui ci sentiamo in quel modo, fermarci un momento a riflettere e riguardare le foto di eventi passati in cui ricordiamo di esserci divertiti con i nostri amici.

Lettura consigliata: G. Lavenia, Internet e le sue dipendenze. Dal coinvolgimento alla psicopatologia, 2017

Bibliografia:
Chow, T.S., Wan, H.Y. (2017). Is there any ‘Facebook Depression’? Exploring the moderating roles of neuroticism, Facebook social comparison and envy. Personality and Individual Differences, 119277-282.

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