Il bullismo si definisce come un comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più persone mettono in atto, ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di una o più persone con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sulla vittima (Fonzi, 1997). Le condotte perpetrate dai bulli sono intenzionali e provocano forte disagio, oltre che danni fisici e psicologici, nei confronti della vittima. Il bullo prova scarsa empatia verso la vittima, si rinforza attraverso i comportamenti violenti. Sono convinti che con la violenza si può ottenere tutto.

“È malvagio. Quando uno piange, egli ride. Provoca tutti i più deboli di lui, e quando fa a pugni, s’inferocisce e tira a far male. Non teme nulla, ride in faccia al maestro, ruba quando può, nega con una faccia invetriata, è sempre in lite con qualcheduno. Egli odia la scuola, odia i compagni, odia il maestro”.

Edmondo De Amicis, Cuore (1886)

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Bulli si nasce o si diventa?

I comportamenti vissuti in famiglia vengono spesso riproposti nella relazione con i coetanei.

Davide Viola, Non è una scuola per bulli (2018)

La famiglia assume un ruolo preponderante nella formazione del bullo, nella maggior parte dei casi si tratta di una famiglia in cui impera un clima di ostilità, scarsa accettazione del figlio, ricorso a modelli educativi coercitivi e autoritari. Lo stile educativo in queste famiglie è incoerente e impulsivo.

“Questo spiega i numerosi attacchi ingiustificati dei bulli contro i coetanei senza una reale giustificazione.”

Menesini, 2000

Identikit del bullo

I principali comportamenti del bullo possono essere riassunti nei seguenti punti:

  • Insultano, offendono, intimoriscono e non hanno problemi a usare la forza
  • Si rivolgono soprattutto ai più deboli e indifesi
  • Sono fisicamente più imponenti delle vittime
  • Temperamento piuttosto irrequieto e impulsivo
  • Scarso rendimento scolastico
  • Scarsa adesione alle regole
  • Frequente ricorso all’inganno per ottenere vantaggi

La “personalità machiavellica”

“Non ti far niuno scrupolo di mentire, ma quella menzogna, bada bene, bisogna che tu la vada ripetendo in tempo breve per due, tre, financo quattro volte e più di modo che, al fine, nelli orecchi di chi ti ascolta il falso si sarà trasformato in verità…”

Niccolo Machiavelli, Il principe (1532)

I tratti caratteristici della personalità del bullo sono denotati da distacco emotivo nelle relazioni con gli altri, mancanza di inibizione nei rapporti interpersonali, frequente ricorso all’inganno, volontà di esercitare il potere e punto di vista cinico sulla natura umana.

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Non è una scuola per bulli: strategie di prevenzione

Il libro “Non è una scuola per bulli: strategie di prevenzione del bullismo, cyberbullismo e bullismo omofobico” di Davide Viola, psicologo e psicoterapeuta, descrive una serie di strategie per affrontare il bullismo in ambito scolastico. In particolare, pone l’enfasi su aspetti teorici su bullismo, cyberbullismo e bullismo omofobico, metodologie e consigli pratici.

Poco amore, poca cura e troppa libertà nell’infanzia sono condizioni che contribuiscono fortemente allo sviluppo di un modello comporta- mentale aggressivo.

Davide Viola, Non è una scuola per bulli (2018)

Fonte principale: Davide Viola, Non è una scuola per bulli: Strategie di prevenzione del bullismo, cyberbullismo e bullismo omofobico, 2018, Edizioni Galton.

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