In questo articolo saranno analizzati diversi fattori che impediscono a una donna vittima di violenza domestica di allontanarsi dal proprio aggressore. I dati sulla violenza domestica in Italia sono allarmanti, secondo i dati Istat il 31,5% delle donne dai 16 ai 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.

Entrando più nello specifico:

  • il 51,4% delle donne separate o divorziate
  • il 36,6% delle donne con gravi problemi di salute
  • il 42,5% delle donne laureate
  • il 40,3% delle donne dirigenti o libere professioniste
  • il 35,9% delle donne dai 25 ai 34 anni

Fonte: Istat

1. Scarso sostegno sociale

Un partner violento tende a far isolare gradualmente la vittima impedendo i contatti con amici e parenti. In questo modo la vittima percepisce uno scarso sostegno sociale, ovvero sente di non potersi fidare di nessuno. Purtroppo ci si accorge di questa mancanza quando è troppo tardi e le violenze sono già iniziate.

LEGGI ANCHE: 6 tecniche di manipolazione usate nelle molestie sessuali

2. Limitato accesso alle risorse finanziarie

Se la vittima condivide un conto bancario con l’aggressore, è difficile sentirsi liberi di scegliere. Alcuni aggressori arrivano a limitare al minimo l’accesso alle risorse economiche di coppia per assicurarsi che la vittima sia incapace di fuggire. Questo fattore, associato allo scarso sostegno sociale, rende quasi impossibile uscire da questa situazione.

3. Scarsa esperienza lavorativa

Se la vittima è una casalinga o le è stato impedito di mantenere un lavoro stabile, è molto più difficile allontanarsi soprattutto quando ci sono dei bambini.

4. Protezione e supporto dei propri figli

Spesso ci si chiede come mai le donne vittime di violenza non portano via i loro figli dalle mure domestiche dove si consumano le violenze. Sfortunatamente, nella maggior parte dei casi la vittima potrebbe non essere emotivamente in grado di sostenere i propri figli oppure teme che allontanarsi potrebbe favorire l’affidamento dei figli al partner violento.

5. Animali domestici

Quando ci sono degli animali domestici, l’aggressore potrebbe minacciare la vittima di possibili ripercussioni alla vita del povero animaletto. Ad esempio, se l’unica possibilità della vittima è quella di fuggire in un luogo dove non è consentito portare animali domestici, la paura per quello che potrebbe accadere al proprio gatto/cane o altro animale la trattiene da qualsiasi possibilità di allontanamento. Secondo una delle più grandi associazioni americane contro la violenza domestica:

“Il 71% delle donne ha dichiarato che il loro aggressore ha espresso minacce alla vita del proprio animale domestico.” National Coalition Against Domestic Violence

6. Colpa per aver causato l’abuso

Se la vittima appartiene a un gruppo religioso contrario al divorzio, o la famiglia di origine ha un forte legame con l’aggressore, potrebbero convincerla di essere la causa e di doversi impegnare per sistemare le cose. Questo porta a sperimentare sentimenti di colpa nel caso in cui si provasse a interrompere la relazione o abbandonare il tetto coniugale.

Una strategia messa in atto dall’aggressore è quella di elencare alla tutti i comportamenti sbagliati della vittima che hanno causato le violenze. Qui si entra in un circolo vizioso in cui la vittima inizia persino a dubitare della propria salute mentale e mette in dubbio la sua stessa versione dei fatti. Questo porta la vittima ad agire delicatamente in modo da evitare qualsiasi comportamento che potrebbe causare le violenze. (Fonte: care2.com)

7. La percezione che tutto sia “normale”

Spesso le violenze non si ripetono tutti i giorni, ma l’aggressore alterna periodi di violenza a periodi di manipolazione in cui si mostra sincero, dispiaciuto per il suo cattivo comportamento e promette di cambiare. In questo modo, la vittima crede che le violenze non si ripeteranno più o in qualche modo sia “accettabile” perché sono episodi che non si verificano così spesso. (Fonte: domesticviolence.org)

8. Paura di provocare altre violenze

Il 75% dei femminicidi negli Stati Uniti sono avvenuti durante un tentativo della vittima di interrompere la relazione. domesticabuseshelter.org

La vittima finisce per essere molto accondiscendente pur di evitare episodi di violenza, quindi adotta qualsiasi comportamento al fine di evitare qualsiasi discussione che potrebbe sfociare in violenza. (Fonte: domesticabuseshelter.org)

Conclusioni

È molto difficile aiutare una persona che sta vivendo una relazione violenta. Dire semplicemente “lascialo”, “scappa di casa” è un po’ troppo scontato. Piuttosto, aiutiamo a trovare le risorse per uscire da questa situazione.

 

VALUTA L'ARTICOLO
[Voti: 0 Media: 0]
Author

Blog di Psicologia